07 Novembre 2009
Ci sono alcune cose che mi hanno molto colpita soprattutto della sala prelievi. Siamo arrivati e mi sono messa li zitta ad osservare e quello che ho percepito è che la gente ha voglia di comunicare!! Ha voglia di raccontarsi, di condividere, è come se poter parlare di se l’aiutasse a sopportare meglio i pesi che l’affliggono. In poche parole scambiate così tra il serio e il faceto con uno sconosciuto, si può andare a fondo in una vita in un modo che non avrei pensato possibile. Per tutta la mattina ho avuto la chiara sensazione di questa necessità di condividere della gente, ma la riprova l’ho avuta quando siamo andati al bar la seconda volta e osservavo quella signora che era al bancone e ti guardava, non di sottecchi ma apertamente, il suo sguardo ti cercava e sembrava quasi implorare che tu le rivolgessi la parola… e tu lo hai fatto! Ah l’esperienza (perché sono convinta che non è stato un caso)!! C’è anche un’altra cosa che oggi penso proprio di aver capito, e cioè di quante bugie si dice la gente, e ci crede pure!! Mi riferisco a quello che ti raccontavo di me, del fatto che ho sempre pensato che se avessi lavorato con i malati, con la gente che soffre non sarei stata capace di sopportare tutto il dolore che si incontra; ma inizio a pensare che la mia per tutti questi anni sia stata solo una grande scusa alla quale, in buonafede questo me lo concedo, ho seriamente creduto. Perché il dolore si sopporta, al dolore si reagisce e magari lo si incanala perché si trasformi in qualcosa di buono. Non so se il mio report ha avuto il significato che doveva, fatto sta che ciò che mi sembra ora rileggendolo è che la mattinata di oggi è stata molto proficua per me. Dopo 33 anni (di vita insieme) penso di conoscere bene me stessa e so che devo battere il ferro finché è caldo e consolidare in qualche modo ciò che mi anima in questo momento e che sento molto forte.
Primavera