08 ottobre 2008
Ciao a tutti, clauni e non!!! Questo è stato il mio secondo turno e di sicuro ho capito che ogni turno è diverso dagli altri. La mattinata comincia con me vestita da Dott.ssa Schiettina che guardo la porta di casa mia e non riesco a decidermi a uscire. Pensavo fosse davvero troppo imbarazzante trovarmi nel centro di Firenze vestita da clown ad aspettare un autobus e invece ho avuto già la prima sorpresa nel notare che mi è piaciuto. C’è stato qualche sguardo curioso ma ero pienamente a mio agio, dopo 5 minuti mi sembrava di essere sempre andata in giro vestita così e mi veniva voglia di mettermi a parlare con le persone in autobus o magari fargli qualche bolla di sapone!!!Insomma arrivo in ospedale con le solite mille paure ma piena di una strana allegria mista a voglia di buttarmi a capofitto nella mattinata. Formaggino è stato subito bravissimo ad instaurare un dialogo, darmi tutti i consigli adatti e farmi sentire a mio agio e Giraffina è stata un’ottima compagna, nonché guida, soprattutto in dialisi dove sono ancora molto timorosa di non saper trovare le parole adatte e spesso mi perdo negli sguardi di persone come Margherita da cui traspare tutta una vita e davanti ai quali non puoi che sentirti piccolo piccolo. In pediatria è stato un po’ come ballare, ci siamo lasciati trasportare dalla musica e dai sorrisi di alcuni splendidi bambini.Sono tornata a casa con la voglia di sorridere, di fermare la gente per strada e dirgli che la vita è bella e soprattutto che è bello viverla insieme agli altri, contornarla di sorrisi e abbracci. Questa esperienza mi sta dando l’opportunità di capire tante cose, riguardo a me stessa e al medico che voglio essere ma soprattutto mi sta dando l’opportunità di sentirmi viva e parte di qualcosa.
Grazie a tutti.
Grazie a tutti.
Schiettina
Cari clauni, è stato con sorpresa che ho visto, appena arrivata, che eravamo in 3! è stata un’esperienza nuova che mi ha dato tanto ! in Pediatria abbiamo rocambolato con Forma, che ci ha dato la via e poi fatto continuare da sole mentre lui era alle prove allergiche; all’inizio mi sono sentita un po’ impacciata, poi con Schiettina ci siamo appoggiate l’una all’altra e ci siamo divertite inventando una vera e propria visita con lo stetoscopio! da soli è più difficile,e soprattutto all’inizio, senza Mirko (Formaggino) non vengono le parole! Formaggino ha il dono della parola che non permette l’imbarazzo! In Pediatria ci hanno restituito i questionari con vera gentilezza… era da un po’ che non vedevo l’ambiente così disteso..
In dialisi è stata un’avventura, Formaggino ci aveva avvertite, si sarebbe concentrato molto nel dialogo con alcuni e noi avremmo fatto un giro, anche perché gli altri, come ha detto, si annoiavano a vedere solo lui! Chissà come mai, però, tutti ci chiedevano di lui e anche di Nuvola…:-). Capisco Schiettina, ci siamo trovate in 2 alcuni momenti, a cercare le parole, i sorrisi giusti.. personalmente la ringrazio perché averla avuta accanto mi ha aiutato molto; a volte abbiamo solo ascoltato, ma è più facile anche ascoltare, con 4 orecchie… ho visto la differenza anche del mio comportamento con chi conoscevo di più.. ero me stessa,come si era detto alla riunione.. soprattutto con chi conoscevo da più tempo, per esempio con Francesco.. mi sono sentita in un ambiente ancora di più vicino a me.. Forma si è concentrato con gli infermieri e sono curiosa di sapere che cos’è venuto fuori; il lavoro che fanno deve mettere davvero alla prova il loro spirito, non è facile sentirsi dire “sto male” o addirittura “voglio morire” tutti i giorni.. e i bambini di dialisi avrebbero bisogno di tanto tanto e tanto ascolto…
In dialisi è stata un’avventura, Formaggino ci aveva avvertite, si sarebbe concentrato molto nel dialogo con alcuni e noi avremmo fatto un giro, anche perché gli altri, come ha detto, si annoiavano a vedere solo lui! Chissà come mai, però, tutti ci chiedevano di lui e anche di Nuvola…:-). Capisco Schiettina, ci siamo trovate in 2 alcuni momenti, a cercare le parole, i sorrisi giusti.. personalmente la ringrazio perché averla avuta accanto mi ha aiutato molto; a volte abbiamo solo ascoltato, ma è più facile anche ascoltare, con 4 orecchie… ho visto la differenza anche del mio comportamento con chi conoscevo di più.. ero me stessa,come si era detto alla riunione.. soprattutto con chi conoscevo da più tempo, per esempio con Francesco.. mi sono sentita in un ambiente ancora di più vicino a me.. Forma si è concentrato con gli infermieri e sono curiosa di sapere che cos’è venuto fuori; il lavoro che fanno deve mettere davvero alla prova il loro spirito, non è facile sentirsi dire “sto male” o addirittura “voglio morire” tutti i giorni.. e i bambini di dialisi avrebbero bisogno di tanto tanto e tanto ascolto…
Vi voglio bene,
Giraffa.
Giraffa.
p.s.: a chi capitasse di andare il mercoledì consiglio di farsi raccontare un po’ di cose da Pietro (paziente di dialisi), io e Schiettina siamo rimaste affascinate da lui e la sua vita gonfia di cose nel vero senso della parola.. ci ha dato il suo sito dove ci sono i libri scritti da lui, a chi interessasse glielo mando!