23 luglio 2008

Pubblicato da Radic il

23 Luglio: primo turno…
Un po’ con il cuore in gola, compiuta la vestizione con la corona di rose, ho raggiunto Formaggino al punto d’incontro… salita sulla Brigitta (la Renault gialla di Formaggino) il cuore si è apprestato a riprendere la propria posizione grazie a quella capacità, così spiccata nei formaggini, in Nuvola e in tutti gli altri ragazzi clown, di metterti a tuo agio, di far apparire come l’azione più quotidiana quella di indossare un naso rosso, un cappello degno della stravaganza e della ridicolezza della Regina d’Inghilterra, e di sorridere quando magari quegli occhi che vorresti far brillare di gioia per regalarla agli altri, vorrebbero far scendere una lacrima… Viaggio con tante chiacchiere, un po’ di coda a tratti e odore di petrolio… arriviamo all’ospedale. Formaggino con il suo ‘deretano’ sonante si è fatto strada in uno spazio, a suo dire, insolitamente vivibile… meglio, c’erano poche persone. Ci siamo diretti in pediatria e dopo i saluti, abbiamo incontrato due bambini, Matteo e Sofia… avevano il braccio ingessato, entrambi accompagnati dalle mamme… Matteo si è mostrato in tutta la vivacità e voglia di divertirsi di un bambino di sette anni… continuava a sorridere ascoltando Formaggino e i suoi occhioni azzurri sembravano proprio contenti… anche la mamma sembrava aver apprezzato questa curiosa incursione, ed ha accettato volentieri il fiore donatole da Formaggino, con l’approvazione entusiasta di Matteo! Sofia, qualche anno più grande, era di umore un po’ peggiore, sembrava le dolesse la mano del braccio ingessato, la toccava facendo muovere le dita forse indolenzite… però ha preso parte al gioco di Formaggino, fingendo di non conoscere la mamma, attribuendosi un nome falso… e alla fine ha fatto anche dei bei sorrisoni! Dirigendosi in dialisi, passando nei corridoi abbiamo incontrato tante persone che gentilmente salutavano e le loro labbra si aprivano in un accenno di sorriso… In dialisi c’erano un sacco di pazienti… Non essendovi mai stata me ne ero fatta un’idea, che solo in parte corrispondeva a realtà… Pensavo fossa asettico e austero, un ambiente dove un silenzio pesante fosse rotto solo dal rumore ripetitivo delle macchine… invece vi sono infermiere che cercano di rendere più lieve il ricovero, parlando degli argomenti più futili a cui spesso si sente il bisogno di pensare nei momenti troppo a lungo difficili… e forse lo facevano proprio perchè c’era Formaggino che con la sua presenza aveva portato una ventata di aria più distesa… Una signora in poche parole ha espresso la sua gratitudine per quella macchina, somigliante ad un enorme giradischi, preziosa per la sua vita; abbiamo salutato la signora Stella, che mi è parsa una donna dal carattere forte, con tanta voglia di vivere, nonostante la debolezza fisica e la disgrazie della vita… fa uno strano effetto sentirsi ringraziare per aver fatto piacere ad una persona, anche solo ascoltandola… Ecco sembrava proprio che tutti avessero voglia di parlare e farsi ascoltare, di raccontare quella vita difficile e faticosa che devono affrontare, e di quella passata che la malattia non ha loro negato e che volentieri richiamano alla memoria… come il signore con la barba che leggeva un libro in gotico, aveva scritto una lettera al Corriere Della Sera, che nonostante dicesse di non farcela a continuare in tali condizioni, appariva sotto le vesti di un vero lottatore, pronto a non rinunciare alle proprie idee per migliorare questo paese (In progetto uno sciopero del reparto dialisi per protesta, e una riforma sulla patente degli automobilisti)… Poi Gino&Gino… che belle persone… piene di vita… si mettevano a scherzare con Formaggino come se fossero seduti in un bar davanti ad una tazza fumante di caffè. Anselmo mi ha fatto tanta tenerezza, il cuore è diventato piccolo piccolo a vedere un uomo così gracile e fragile, debole da non riuscir a sostenere il peso della testa dritta sopra il collo… ma per un istante dopo che Formaggino, insieme agli infermieri, lo ha chiamato e accarezzato sulla mano, ha aperto gli occhi ed ha sorriso… solo per un istante… ma in quell’istante quegli occhi languidi sembravano aver compreso ed apprezzato che qualcuno si fosse fermato al suo letto per regalargli un istante di vita da vivere… Sperando di non esser scaduta nel melodrammatico… Sono stata un po’ un’osservatrice colorata… è stata proprio una bella mattina… e sulle note della marcia dell’mp3 di Formaggino, Formaggino con al seguito Rosetta hanno fatto la loro uscita!
Grazie Formaggino per avermi regalato questa mattina!
Un bacio a tutti!
Rosetta

Nota di Formaggino

Io ringrazio Rosetta, che ha dimostrato doti di attenzione e ascolto non comuni e che con il sobrio cappello realizzato alla sua mamma ha riscosso un successo tale da oscurare il mio deretano suonante!

Devo poi aggiungere un pensiero per Giorgina (una delle pazienti del reparto di emodialisi), che ci ha lasciati. Giorgina era stanca da tanti mesi e ogni volta che ci vedevamo, pur regalandomi tremolanti sorrisi, mi confidava di non poterne più. Voglio dedicarle una preghiera speciale e sono sicuro che anche voi vorrete fare lo stesso.

Un fraterno abbraccio a tutti.

Formag