01 Dicembre 2007
Vista la richiesta di Pasticcina, sabato mattina son andata io in turno con Little Cheese. Ci siamo ritrovati come di consueto ad Agliana (è impressionante, son sempre in anticipo, eppure quando mi devo trovare con lui ritardo sempre!) e siamo partiti per Ponte a Niccheri. Ci siamo infilati i camici nel parcheggio, ma siccome faceva davvero freddo non ce l’abbiamo fatta ad abbandonare i piumini.
Io, come mi aveva chiesto Formaggino, ho portato il flauto, ma ho deciso a sua insaputa di lasciarlo in macchina…era una tappa di avvicinamento, alla prossima lo porterò con me.
Giunti in reparto siamo subito stati accolti dall’allegria di Rosa, che ci ha fatto il quadro della situazione: c’erano 5 neonati con le madri, ed un ragazzo di 17 anni che aveva subito un operazione all’anca.
Ci siamo diretti subito da lui, Timothy, e lo abbiamo trovato intento ad ascoltare i Police! Ci ha accolti con una inusuale curiosità (soprattutto verso la valigetta di Formaggino…) e abbiamo respirato dall’inizio un’atmosfera del tutto nuova: non era il bambino impaurito e frenato dalla nostra presenza, nè l’adolescente scettico e refrattario al dialogo, ci accoglieva pienamente e incondizionatamente inondandoci di allegria e complicità. Il suo spasticismo gli ha donato il modo di rapportarsi agli altri più autentico e diretto possibile, privo di tutte le maschere che fin da neonati impariamo a indossare.
Abbiamo iniziato a parlare con lui di musica e films, della sua operazione e della sua famiglia, ma ci ha fatto capire chiaramente che il suo interesse era uno solo: cosa c’è nella valigetta. L’abbiamo pian piano svuotata mostrandogli tutti gli oggetti che conteneva e improvvisando gags sulla loro funzione.
A quel punto son arrivate, oltre al compagno di sua madre che era già presente, la mamma e la sorella, che ci hanno raccontato della loro famiglia e delle loro vite, finchè non è arrivata la dottoressa per visitare Timmy. Lo abbiamo salutato, promettendogli di tornare più tardi e lui si è raccomandato di salutargli tutti in dialisi.
A quel punto abbiamo fatto delle rapide visite (dato che il tempo era trascorso già troppo in fretta!) alle mamme con i neonati, che fortunatamente erano tranquille e serene.
Il tragitto verso la dialisi è stato privo di incontri…certo, hanno tutti di meglio da fare che andare in ospedale il sabato mattina!
Giunti in reparto abbiamo salutato tutti e ci siamo confrontati con le persone di quel turno, che non conoscevamo.
Abbiamo incontrato un po’ di resistenze, più del solito direi, perchè c’erano un paio di persone che non stavano realmente bene, oltre alle note signore che stanno già “sedute sulla fossa”. Siamo comunque riusciti ad interagire con tutti, con l’escamotage (ma come si scrive???) delle poesie di Withman. Abbiamo chiesto a tutti il proprio nome e il loro numero preferito, leggendo loro la poesia che si trovava alla pagina corrispondente.
Purtroppo non abbiamo potuto interagire con Sabrina perchè l’infermiere ce lo ha sconsigliato date le sue condizioni di salute.
Come al solito anche i più refrattari porgevano l’orecchio alla voce di Formaggino e un signore siciliano in trasferta (era stupendo nel suo impeccabile completo blu!) ci ha chiesto come mai non eravamo dai bambini…
…ottimo pretesto per intavolare con lui una bella conversazione.
Alla fine io e Formaggino ci siamo guardati, felici per esser riusciti a coinvolgere più o meno tutti, ma un po’ provati dalla cosa. Prima che ripartissimo per fare ritorno in pediatria ci ha fermato un medico della dialisi proponendosi di portarci un libro di poesie scritte da suo padre, che noi abbiamo accettato di buon grado.
Prima di raccattare i nostri coccini e far ritorno a casa, ci siamo fermati come promesso da Timmy, riferendogli che avevamo addirittura trovato un signore che lo conosceva e lo salutava! (Franco, tranquillo e felice, che durante la dialisi ascoltava musica – Bob Marley! – e ballettava sul letto!)
Parlando con la madre è venuto fuori che ha fondato un’associazione chiamata A.B.C., per la ricerca sulla sindrome genetica del “cri du chat”, dalla quale è affetto suo figlio; mi ha sorpreso dicendo che aveva visitato il nostro sito e che ci terrebbe alla nostra presenza durante uno dei prossimi incontri nazionali che organizzerà!
…come dimenticare l’inaspettato lungo abbraccio di Timmy a Formaggino e i due lunghi abbracci che ci ha dato per salutarci?
Beh, è stata senz’altro una mattinata densa e faticosa, ma piena di amore e di novità, come ognuna delle 6 che ho vissuto fino ad ora: nessuna deludente, tutte uniche!
Grazie dell’attenzione cari claUNI, grazie agli esami di Pasticcina (eh, eh…) e a domenica!
Dott.ssa Melina, davvero felice!
Niente da aggiungere. Tutti voi siete sempre più preziosi e adorabili. Flauto o non flauto.
Brava Melina. A domenica.
Formag.
1 commento
il cagamobile · 12 Dicembre 2007 alle 13:01
… questo timmy è un ganzissimo!!!
la sua mamma è ganzissima!!!
la riunione nazionale è un’occasionissima!!!
il libro di poesie del babbo dell’infermiere è formidabilissimo!!!
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