12 Agosto 2017
Turno Zoppino turno bellino…. Eh si, vado a prendere Caramella sotto casa con il dito del piede rotto/o malandato. Ovviamente all’entrata in ospedale prendo in giro l’andatura da anca sbilenca per aiutarla e supportarla nella fatica del turno!… Sala prelievi vuota, solo 3-4 persone ma ci soffermiamo con loro: una mamma alla prima gravidanza che deve fare la curva e soprattutto 2 sorelle anziane (86 anni da me invidiati…. Mi piacerebbe arrivarci con la loro testa e il loro fisico) che non smettono mai di parlare accompagnate da una giovane nipote che pazientemente ascolta e le accompagna. Si parla, si canta un po’ e il tempo passa lieve. Poi passa una mamma con un bambino: gli allietiamo il prelievo con un po’ di palloncini e rimane colpito che la coppia di clown che lo supporta al Meyer sono gli stessi che Federico ebbe nell’anno di permanenza all’ospedale. Coincidenze della vita.
I corridoi, il bar, sono occasioni per un saluto, un sorriso e un po’ di musica per rendere più lieve il percorso. In particolare ci fermiamo con un ragazzo in carrozzina che era caduto di moto e che, con abilità con le carte e le monete, mi provoca chiedendo “ma tu sai fare mica delle magie”? Allora mentre Caramella ci parla un po’ scelgo di fare con lui qualche gioco di magia particolare più diretto al gioco e a dargli qualche messaggio. Il tempo scorre coinvolgendo anche delle guardie della polizia penitenziaria e dei barellieri. Alla fine il ragazzo esclama “mano male che oggi ho incontrato voi”! Dialisi situazione non facile, meno persone del solito, la maggior parte assopite, M. ancora a careggi per i postumi dell’Ictus. Ci fermiamo a parlare “sottovoce” con alcuni con qualche carezza sulle mani e, sempre “sottovoce” qualche canzone. Anche il personale abbastanza stanco.
Saliamo in psichiatria saltando i gradini a 3 a 3: situazione abbastanza piena ma molte porte chiuse. Ci soffermiamo con una signora anziana che passa il tempo a sistemare le proprie foto e documenti. Il minimo di attenzione a lei dedicata ci fa regalare un bacio prima a Caramella poi a me per la pazienza nell’ascolto e nelle dediche di canzoni da lei richieste. Come spesso accade ci viene richiesto un po’ di musica e di canzoni: mente mi metto in modalità Juke box Caramella si sofferma a parlare con G.: vedere persone così determinate, coscienti anche della necessità di cura e che fanno tanta fatica ad uscire dai loro problemi fa molto riflettere sulle situazioni e soluzioni di cura e quanto ci sia da fare. C’è tanto da Illuminare, iniziamo da noi e poi con umiltà e determinazione proviamo a portare il nostro contributo.
Pasticca