17 Dicembre 2011
Oggi ero in turno con Dora, lei al suo secondo turno, Dora è brava sul serio, ha un bel costume clauno, un naso bellissimo…il suo…perché lei se lo colora, e siccome lei ha un naso “importante”…(come dicono sempre a me) vi assicuro che con il colore rosso sopra diventa una meraviglia da vedere, a me, senza esagerare, ricorda un personaggio felliniano e sinceramente mette buon umore al solo vederla arrivare. Siamo partiti dalla sala prelievi, oggi davvero poco affollata, abbiamo fatto due parole due e siamo andati in dialisi, dormivano quasi tutti e così abbiamo deciso di rimandare e iniziare dalla pediatria, oggi stranamente affollata, c’erano ancora i due ragazzi di ieri, il ragazzo però non lo abbiamo visto perché oggi lo operavano ed era in sala, la ragazza stava decisamente meglio e abbiamo parlato a lungo sia con lei che con i suoi genitori, abbiamo toccato tanti temi ma quello fondamentale a mio avviso è stato l’affrontare la malattia e quanto ti fortifichino, due persone splendide quei genitori e la ragazza verrà fuori uno splendore di donna sicuramente, accanto a lei altre due ragazze grandi, una che ha fatto un incidente di motorino e aveva uno scomodissimo collare da portare e allora abbiamo parlato poco perché aveva dolore e l’altra ragazza era una mia vecchia conoscenza, nel senso che nel giro di 5 mesi è finita tre volte in ospedale, stavolta per coliche, abbiamo parlato su come affrontare il dolore, su come rilassarsi, le abbiamo chiesto se voleva qualcosa e lei voleva l’antidolorifico, così abbiamo parlato con il medico e hanno deciso che potevano farglielo, l’abbiamo lasciata molto più tranquilla, siamo tornati in dialisi ma oramai era troppo tardi per lavorare e così ci siamo limitati a consegnare loro i regali di Natale per i medici e gli infermieri (che abbiamo consegnato anche in pediatria, in direzione sanitaria, al centralino, in portineria e al bar). Siccome era preso abbiamo deciso di andare al pronto soccorso, c’era tanta gente e abbiamo aiutato diverse persone, chi a chiedere un antidolorifico (oggi era la giornata) chi a dargli notizie del suo parente, abbiamo lavorato sia dentro che fuori in sala d’aspetto e abbiamo visto quanto servirebbe anche là questa figura del clown che sdrammatizza, per adesso non ce la facciamo a fare tutto, ma chissà se in futuro non succederà, in ogni caso il pronto soccorso è un lavoro straordinario da clown si può fare davvero tanto e facilitare molto il lavoro del personale gestendo un poco l’ansia di chi si trova a aspettare ore e ore. Penso sia tutto, un bacio
Nuvola