18 Giugno 2011

Pubblicato da Radic il

Stranamente qualche minuto in anticipo, molto contenta di fare il turno proprio oggi, arrivo agli armadietti dove trovo Dott. Nuvola che mi saluta da lontano. Qualche attimo per cambiarsi e… VIA!
Sala prelievi: stranamente molto poco affollata, mi avvicino subito ad una bambina di un anno poco più che avevo già visto lì un po’ di tempo fa, in accompagnamento alla mamma incinta! Due occhioni neri dolcissimi rimasti incantati, ammutolita, l’unica cosa che riesce a fare è toccarmi il naso rosso….. Un palloncino a lei e alla sua sorella. Mi avvicino ad un signore che aveva molta voglia di chiacchierare, mi racconta della nipotina, di dove andaranno con lei in vacanza, del lavoro da giovane. Entra poi una bambina di 8 anni parecchio intimorita per gli esami che la attendevano, parlo un po’ con lei e decido di accompagnarla dentro la stanza dei prelievi con la mamma. Dopo pochissimo usciamo e lei contenta va a fare colazione! Mi metto poi a parlare con Nuvola con un signore che nella vita fa il giardiniere in case private e anche all’estero, che arte anche quella…
Piccola sosta al bar per prendere un “niente in tazza grande” per poi dirigersi in dialisi: molti dormono, riesco però a chiacchierare con la signora Margherita, parliamo insieme a Nuvola del suo orto, di quando dover piantare gli ortaggi per poi finire in ricette culinarie, che quasi mi dimentico di essere in dialisi! Poi c’è Mario che dice del suo cane Zampa e del bene che gli vuole che gli si legge negli occhi… Oggi con l’aiuto di Nuvola son riuscita a conoscere due persone nuove: una ragazza di soli 28 anni, di una dolcezza e di una profondità unica, con una voglia di fare e di reagire straordinaria, fidanzata da 7 anni… rimango incantata nel vero senso della parola a stare a sentire lei parlare con Nuvola del trapianto che ha subito, della dialisi, di come poter saper prendere il buono da tutte le cose e le situazioni… purtroppo non riesco a dire molto, cerco di partecipare come posso. Poi andiamo da un signore che mai aveva voluto parlare con i clown, anzi è sempre stato infastidito dalla nostra presenza in ospedale, e che oggi ad un semplice gesto di Nuvola come un saluto, lui si è sentito libero di parlare con noi, di raccontarci la storia della sua vita molto difficile, di come abbia trovato il coraggio di risposarsi una seconda volta, dopo che era rimasto vedovo e aver visto morire la prima moglie, del rapporto difficile con la unica figlia… alla fine siamo andati via salutandolo con un bacio che lui ci aveva chiesto! Di corsa in pediatria, dove troviamo solo due neo-mamme, chiacchieriamo con una giovane coppia italo-austriaca che, nonostante il lavoro precario hanno deciso di mettere al mondo una creatura deliziosa! Stanca morta come alla fine di ogni turno ma molto contenta di averlo fatto torno a casa ripensando a quante cose porto via da quell’ospedale.
Grazie Nuvola.

Pallina