22 Gennaio 2010
Buongiorno carissimi clauni, ecco a voi il report di Giraffina….ma prima di lasciarvi alla lettura aggiungo due considerazioni e una conclusione, la prima considerazione è che quando a fare il turno c’è Gorkji (o meglio la Dott.ssa Oliviona) il turno prende una svolta strana, molto particolare e parecchio più umana, non so come sia possibile questo ma fatto sta che è così, sarà perchè lui è proprio bravo, spontaneo e disarmante, sarà che si vede a occhio che ne ha passate e superate tante con la gioia dei folli, fatto sta che abbiamo parlato in maniera profonda con molte persone ed è successa una cosa bella a mio avviso che userò per conclusione…eravamo al bar e si è avvicinato a noi Salvatore, che è in carrozzina per vari problemi di salute, è proprio consumato e sta male, ci ha chiesto di offrirgli la colazione, l’abbiamo messo al nostro tavolo e, mentre facevo la fila, una dotttoressa davanti a me ha pagato per lui e mi ha datyo lo scontrino in mano…quando le ho chiesto perchè mi ha detto che andava bene così e dagli occhi si capiva che era stata contagiata dall’umanità della situazione, l’ho ringraziata davvero tanto, non solo per il gesto ma per aver dimostrato che l’umanità di due o tre persone può contagiare quella di un’altra a distanza, insomma fa sperare bene questa cosa…speriamo si allarghi ma mi sa tanto che dipende da noi e dal nostro percorso….chiudo col mini report che mi ha chiesto di scrivervi la Dottoressa Oliviona mentre la riportavo alle rose in macchina…digli agli altri che Oliviona è stata bene, si è divertita ed è stata felice di aver rivisto tutti i suoi pazienti…chi lo conosce sa quanto questo sia perfettamente vero…saluti a tutti
Nuvola
Ciao a tutti!
È la Dottoressa Trombetta che vi parla, così designata dalla Dottoressa Oliviona, che ha guidato e sostenuto la Dottoressa Giraffina e il dottor Nuvola! Era da tanto che la Dott.ssa Giraffina non entrava in ospedale, e con gran gioia è riuscita a sentirsi a casa sua, chiacchierare in sala prelievi, e entusiasmarsi ai discorsi sull’aura magica di un signore buffo.
Se dovessi descrivere il turno è stato il turno delle testimonianze e delle storie,le storie che abbiamo tessuto insieme a Gorkij e alla Dott.ssa Oliviona, che quando è arrivata ha creato insieme a me nuove storie, a volte guida a volte spalla, compagna insostituibile. E con queste storie, la Dott.ssa Giraffina ha cercato, ascoltando un po’ Nuvola, un po’ la Dott.ssa Oliviona, di aggiungere temi per entrare in contatto, un contatto diverso ma ogni volta un po’ magico, che ha pervaso l’entrata dell’ospedale,i corridoi,la dialisi,la pediatria e il bar.
Il bar dove abbiamo fatto una pausa con Salvatore che con i suoi occhi teneri e il suo sorriso poteva essere il quarto personaggio di quella storia,e dove alla fine del turno abbiamo incontrato una signora che vive a Teheraan ; ci siamo fermati tutti e tre al tavolo del bar, dalle sue lacrime sono stata rapita, nella sua sofferenza passata e attuale ho voluto immergermi in un tuffo finale. Scendendo dalle scale della dialisi abbiamo riflettuto con Nuvola su quanto oggi, avessimo lì smosso qualcosa, la Dottoressa Oliviona ci ha aiutato a… smuovere è il termine giusto, e il turno non è mancato di sorrisi, di scosse e di parole profonde che ho visto pronunciare a Nuvola con una limpidezza toccante,parlando della sofferenza con Pietro e con un infermiere.
Nella chiave di tutto questo, voglio scrivere la frase che Gorkij ha detto a Giorgio della dialisi, con poche parole ma secondo me quelle giuste (e chi conosce Giorgio sa come è difficile aiutarlo con le parole):
non ti preoccupare perché sei malato.
anche io sono malato.
siamo tutti un po’ malati.
Credo che proprio quella semplicità che tutti abbiamo ci possa unire, anche nei momenti dove nel dolore ci sentiamo distanti.
Con affetto, Giraffa