25 Agosto 2008
Siamo partiti dalla sala prelievi, come sempre, c’era abbastanza gente e abbiamo saltellato un po’ in qua e in là, fermandoci a parlare con una signora che nell’attesa di essere espropriata del proprio sangue, aveva fatto quasi un metro di maglia ai ferri. Abbiamo poi fatto la gara di chi aveva più esami da fare, penso che il record sia stato 19, dico bene??Abbiamo poi rincontrato la ragazza brasiliana (che è in dolce attesa) che già avevamo conosciuto al primo turno, ed è stato molto gratificante notare che si ricordava della nostra chiacchierata, dopodiché siamo stati ben felici di urlare, assieme ad un’infermiera, che tutti quelli che non dovevano fare la glicemia potevano fare colazione, e potete ben capire che è stata veramente una notizia gradita da molti!Lasciata la sala prelievi, siamo schizzati in cartoleria a comprare un titolo di viaggio, ovvero un biglietto dell’autobus, e qui abbiamo incontrato una signora che si è messa a parlare con nuvola di come anche lei avesse provato a smettere di fumare, in passato; la bella cosa però è stata che ci ha chiesto di fare un saluto veloce a sua madre che stava passando un momento delicato, a causa di problemi di salute, e che proprio quel giorno doveva affrontare una visita importante. Personalmente sono stata entusiasta che qualcuno, pur non conoscendoci, abbia afferrato al volo il ruolo che la clownterapia può assumere anche per gli adulti!
Nella saletta di aspetto davanti a dove tolgono i gessi abbiamo incontrato un cioccolataio prestigioso che io mi sarei portata volentieri a casa per farmi dare lezioni di cucina, ed un infermiere ormai in pensione, che, parlando di quando ancora lavorava, non poteva non sorridere all’idea. Due incontri belli.
Siamo poi saliti in dialisi, dove l’atmosfera stavolta è stata molto rilassata e serena, abbiamo parlato con Gino e Gino, che si sono a lungo lamentati di come sia ormai facile prendere una multa, siamo poi passati nella stanza di Francesco, (cosa che come potete immaginare, non poteva che farmi piacere) dove lui mi ha saputo spiegare, con le sue nozioni da fisioterapista, le nozioni di biochimica per le quali prendere il sole rinforza le ossa. Abbiamo poi fatto un salto nella stanza del signor Giorgio e di Anselmo, dove, anche qui, abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare del più e del meno. (E’ incredibile come parlare del più e del meno in ambienti del genere, non corrisponde sempre a discorsi superficiali o forzati, come invece si potrebbe pensare!!!) Abbiamo poi fatto la conoscenza di un signore che è nuovo dalle nostre parti, si è trasferito da poco a Firenze per vivere con il fratello, e pur mostrando inizialmente un po’ di timidezza e riservatezza, non ci ha privato dei suoi sorrisi che sembravano volerci dire che, con un po’ di tempo, sarà ben felice di ricevere le nostre visite.
E così è passato anche il giro in dialisi, abbiamo terminato alla grande in una pediatria quasi desolata, dove però abbiamo avuto la possibilità di parlare con un neo-nonno, (ed il resto della famiglia) che ha ricevuto da Nuvola numerosi consigli (di indubbia utilità!) riguardo al come affrontare una colonscopia.
Tutto questo, con mia grande sorpresa nel giro di poco più di due ore; siamo usciti dall’ospedale che erano appena le 11 e abbiamo rigorosamente saltato la pausa sigaretta. Dopodiché abbiamo commentato come, pur essendo stata una giornata quieta e forse un po’ sbandata, si è rivelato un turno molto utile, perché Nuvola,credo non così inconsapevolmente, durante la mattinata mi ha dato lo spazio di capire che non è davvero necessario dover per forza mostrarsi attivi con i gesti, la voce alta, le parole (che purtroppo possono finire per essere di circostanza) per essere un clown e costruire il proprio personaggio. Solo un turno tranquillo così poteva essere la condizione per capire questo, e per accorgersi veramente che anche il semplice chiacchierare può essere uno strumento di terapia.
Detto questo, ringrazio Nuvola di questo spazio e gli auguro vivamente di esser riuscito a superare il record di tempo senza fumare, che come mi ha raccontato, ammontava a 48 ore! Un caloroso abbraccio a voi clown!
Nota di Nuvola: ebbene si, il record di tempo senza fumo è stato ampiamente superato, ad oggi siamo a 5 giorni di completa astinenza (da adesso il conto fatevelo da soli considerando che ho smesso domenica 24 allo scoccar di mezzanotte per entrare bene nel lunedì del turno). Devo dire che pensavo di stare peggio senza fumo e penso proprio che stavolta smetterò per davvero, l’unica cosa che mi dispiace è non poter andare nel futuro studio medico di Smemo con la sigaretta….vorrà dire che mi porterò dietro un fumatore che noleggerò per l’occasione!!!!
Nuvola