Giorno dopo del mio esame, un gran mal di testa e tanta caffeina in circolo… finalmente di nuovo in servizio! Era una giornata grigia, io e formaggino eravamo tutti e 2 un po’ abbacchiati, era brutto tempo ed eravamo stanchi per una settimana di stress… Ci siamo subito messi al lavoro, con lo spirito di sempre, Formaggio la stessa passione, i giorni possono non essere tutti uguali, ma la volontà e le sensazioni sempre le stesse… e, come dice Panza (Panzanella, ovvero Donata – n.d.F.)… pure la musica sotto il culo!!!!l La prima bambina era piccina, aveva due occhi e delle guancione stupende, molto giocosa, Formi ha giocato con le bolle, come a Rimini, poi un cigno, un’atmosfera rilassata anche se all’inizio era difficile farla staccare dalla mamma, andava bene.. ad un certo punto ci siamo messi ad inseguire la musica che usciva dal deretano, la mamma e la bimba erano contente… La mamma era molto positiva, e la bambina di questo risentiva molto, anche se praticamente doveva stare solo nella camera fucsia non perdeva il sorriso, ci guardava e guardava e ci siamo fatti pure una fotina! I sorrisi fanno tanto….e quella bambina mi ha messo davvero di buon umore! Un’altra bambina che era in corridoio mi ha colpito perché aveva il nasino arrossato a forma di naso da clown.. è stata una cosa troppo comica!!!! Si è avvicinata a Formaggino e ha iniziato a giocare con il suo!!! Siamo stati un po’ con lei, è stata una mattinata piena di bambini “osservatori”. Mi ha fatto riflettere una mamma, aveva gli occhi umidi, molto probabilmente la depress. post-partum, non dev’essere semplice affrontare una gravidanza, ma anche i controlli del bambino ecc… Il suo aveva l’ittero, e anch’io l’ho avuto:-))) ma anche se sapeva che non era grave, lo sguardo era davvero perso.. Formaggino le conosceva già, ha parlato con loro, anch’io ho fatto due chiacchiere con quella che era un po’ giù.. vorrei imparare a comprendere la situazione, ovvero capire quando c’è da parlare, cosa c’è da dire, e soprattutto se c’è da dire, cosa che mi sembra Nuvola e Formaggino abbiano come grande qualità!!!!! Bene, dopo questo discorso contorto volevo parlarvi della dialisi!! Dopo aver seminato un po’ di scompiglio in sala d’aspetto siamo entrati in Gino e Gino’s House! E…non siamo più usciti!! Formaggino giustamente aveva notato che il più delle volte ci dedicavamo solo alla fine a loro e allora siamo stati un bel po’ a parlare. Erano davvero molto entusiasti, io mi sono messa a parlare con il primo Gino, appena entrata avevo notato che aveva davvero un’espressione sofferente, dolori continui al braccio per giorni, mi ha raccontato un po’ la sua situazione di salute, poi s’è parlato di politica, di famiglia, un po’ di tutto.. parlando l’ho visto molto meglio, attivo come al solito, credo che il rapporto che stiamo costruendo riesca a dare molto loro come un rapporto di amicizia!!! Formaggino parlava con l’altro Gino, dalle loro espressioni sembrava che avessero affrontato argomenti molto personali, a parte sfottere me sul fatto che secondo Gino in borghese chissà come “ll’ero bellina”!! Parlando delle cose magari diventano più leggere e penso che sia bello proprio questo in dialisi!! Mi sento utile a dare un orecchio che ascolta, ci vuole pazienza però credo che sia importante…evviva gli orecchi….e evviva noiiiiiiiiiii!!!!!!
Ringrazio il dott.Formaggio, evviva la pazienza che hai!
Grazie a te, Giraffa… che migliori la media (sia estetica, sia di estensione verticale)
Tanto per cambiare, non avrei tanto da aggiungere a ciò che dice Giraffa. Solo due considerazioni brevissime. La prima riguarda la pediatria, dove è bastato trascorrere un quarto d’ora con una bimba e la sua mamma – con tanta attenzione ad ambedue e tutto il carico di poesia e aspetto fiabesco che Giraffa si porta dietro – per scatenare nella giovane donna uno slancio di gratitudine che per noi non smetterà mai di essere sorprendente. La sua mail con tanto di foto è una piccola ma significativa risposta al nostro lavoro. La seconda notazione si riferisce a dialisi, dove siamo arrivati abbastanza in orario, ma dove è accaduto qualcosa di insolito: abbiamo dovuto iniziare dall’ultima camera, dove stanno Gino & Gino (perché nelle prime due c’erano attività di medici e infermieri intorno ad alcuni letti, che avremmo involontariamente disturbato). Ebbene, io da un Gino, Laura dall’altro… non so come sia potuto succedere, ma siamo rimasti per più di un’ora con loro. Avevano bisogno di parlare… Non so bene cosa Gino 1 abbia detto a Laura, tanto ero concentrato ad ascoltare Gino 2, che mi raccontava la sua vita (un romanzo, come la vita di quasi ogni essere umano!). La sensazione di fraterno calore me la sento ancora addosso e spero sia lo stesso per lui. Grazie, Gino.
Formag