28 luglio 2007
Eccoci!
Oggi giornata assai intensa. Contrariamente al solito, il maggiore affollamento era nella 15, dove abbiamo trovato ben 4 pazienti, tutti reduci da infortuni.
1) Un bimbo di 2 anni con frattura al femore e con la gamba in trazione: il piccolo era tranquillo, seppure sofferente; mostrava di apprezzare la musica e non disdegnava la nostra compagnia. Altrettanto può dirsi dei genitori, ambedue giovani e ben disposti al dialogo.
2) Un bambino albanese di 8 anni, ferito al fianco da un paio di giorni, molto sofferente e assistito dalla giovane mamma, altrettanto provata. Poco dopo sono arrivati il padre e quello che sembrava essere uno zio: non avevano chiara la ragione della nostra presenza, ma poi l’hanno accettata, anche grazie alle spiegazioni fornite loro da un’infermiera. Ci siamo intrattenuti poco vicino al suo letto, perché era evidente che mamma e figlio avevano soprattutto bisogno di riposare.
3) Una dodicenne in attesa d’intervento al malleolo, ragazzina molto sorridente e accompagnata da genitori di autentico spirito, che hanno gradito il nostro mini concerto sgangherato (chitarra e flauto da naso).
4) Una quindicenne con qualche vertebra fratturata a seguito di una caduta. Con lei c’era la mamma, un po’ stanca ma molto gentile, con la quale abbiamo fatto conversazione, anche a proposito delle imprudenze adolescenziali. La ragazza era un po’ sulle sue (anche a causa di quella strana età che sta vivendo) ma in realtà stava al gioco.
A parte una breve permanenza nell’ambulatorio delle ecografie (dove sono transitati alcuni piccoli un po’ agitati), qualche capata alla 12 (dove u paio di mamme sorridenti erano in attesa di poter liberare la camera e portare a casa i loro bambini), l’abbraccio di bentornata alla caposala Chiara Morten di ritorno dalle ferie e una sosta ai box (breve chiacchierata con il primario e con la dottoressa delle prove allergiche, nella stanza delle infermiera, davanti a un vassoio di paste e una bottiglia di “passito”), il resto del tempo l’abbiamo trascorso piacevolmente alla 32, dove alloggiava una bimba di 22 mesi. La piccola, figlia di una coppia pugliese, è in toscana per le vacanze, ma si è beccata una bronchite. Inoltre, soffre di una lesione cerebrale dalla nascita. Le condizioni della bambina erano buone ed i genitori sono stati molto felici di passare del tempo con noi. Mentre Bombo giocava con la piccina (anche lei ha apprezzato molto la musica!), io parlavo con i genitori, che avevano proprio voglia di spiegarmi la loro situazione. Nella loro regione, hanno problemi con l’assistenza sanitaria ed hanno molto bisogno di trovare dei medici che possano fare un punto chiaro della situazione della bambina e sappiano indicare loro quali azioni siano da intraprendere per consentirne una crescita quanto più ricca di stimoli si possa immaginare. Abbiamo lasciato loro il nostro recapito e siamo rimasti d’accordo che ci terranno al corrente sugli sviluppi.
Prima di lasciare l’ospedale, ci siamo fermati dal giornalaio ed abbiamo parlato con una signora. Questa lamentava il fatto che i clown d’ospedale vanno solo dai bimbi, mentre nei reparti degli adulti – come la cardiologia, dove è ricoverata sua mamma – c’è (a suo parere) tanta tristezza, che un po’ di “buonamore” potrebbe se non altro intaccare. Noi l’abbiamo incoraggiata e le abbiamo chiesto di manifestare anche agli addetti ai lavori questo suo pensiero, che condividiamo decisamente.
Amen – ità
P.S. Abbiamo incontrato – a 2 anni di distanza – una ragazza Rom che ha la sua postazione accanto al gabbiotto – cassa del parcheggio. Con lei avevamo stretto un rapporto di simpatia nel corso della nostra precedente esperienza a Ponte a Niccheri. Adesso ha una bellissima bimba di circa 7 mesi. Chi avesse dei balocchini adatti a quell’età, può portarglieli perché a lei fa piacere.