29 Agosto 2007
Cari colleghi clowni!!
Il 29 agosto è stata la mia prima esperienza da clown! Confessando, la sera prima ho dormito poco bene, avevo paura di far tardi e ho messo il mio “timbro di garanzia” sul camice: una giraffina arancione!!
La sveglia ha suonato presto e sono arrivata in anticipo sbagliando parcheggio. Finalmente è saltata fuori la macchina di Formaggino!
Il nervosismo è andato via subito, e il vestito da clown mi ha dato tanta sicurezza!! Entrati in reparto, mi sono sentita bene,con tutti i disegni sulle pareti, i sorrisi delle infermiere e del primario. Dopo qualche chiacchiera col capo clown ero curiosa di vedere gli ospiti e… Prima di sapere qualcosa su di loro è passata accanto a noi una bambina stupenda, nata da poco, una gioia alla visione (non è facile vedere bimbi appena nati). Poco dopo avremmo saputo che era una bambina con mamma non vedente e babbo ipovedente. Ho avuto un sussulto di curiosità e gioia… Una vita nata da un handicap… Geniale!
L’infermiera parlando con Formaggino ci indica gli altri tre ospiti, niente di grave per oggi. Ho subito voglia di andare a vedere la mamma della bambina vista poco prima . Formaggino guida con maestria, con una voce calda e rassicurante, all’inizio sto zitta… Lei prepara il latte da dare alla bambina… Qualche parola del più e del meno e dico qualcosa anch’io. La risata generale scoppia alla frase di Formaggino: ”sono così brutto che è meglio che non mi vede!”; la madre ride, ride sempre, la tocco e sente il contatto, parliamo un po’ di suo marito. Come Formaggino mi dirà dopo i ciechi amano molto il contatto, l’ho notato con piacere, quella donna sapeva mettere a suo agio le persone!
Usciti dalla prima stanza ho visto il bambino di 9 anni che conosceva già formaggino, straniero con mamma che parlava poco l’italiano; giocava con gli animaletti e Formaggino ha iniziato una digressione sulla giungla e su un documentario sugli orsi, il bambino giocava e ascoltava sempre con un’espressione fiera, poco scomposta, ho subito pensato: un bambino pacato. Formaggino mi aveva detto che aveva sofferto molto: frattura alla milza, doppia operazione. Mi è rimasto subito molto impresso.
La seconda stanza è stata la più briosa, una mamma catalana reggeva al seno un bambino con una leggera malnutrizione, era visibilmente nervosa per il piccolo, ma parlava tanto con noi. Ha fatto subito vedere il suo stile di mamma forte e grintosa!! Formaggino le ha detto: “l’altra volta abbiamo fatto aprire gli occhi ad un bambino più piccolo di lui!!”. Lei cogliendo la palla al balzo ci ha fatto suonare; da lì in poi improvvisazione: Inno alla Gioia, il gatto e la volpe, canzoncine di Mozart… L’orecchio ci ha reso merito…L’unica cosa che posso offrire senza problemi è quella. La mia passione per De Andrè voleva fare un omaggio con la canzone col nome del bambino, Geordie, ma, non aveva il testo adatto! Grazie Formaggino! I tuoi palloncini hanno fatto sorridere la mamma che li avrebbe portati ai due fratellini del piccolo (voglio imparare!)
Degna di nota è la ripresa di peso del bambino! La madre ci ha detto che durante la nostra performance ha poppato di più! Quasi del doppio. La scienza deve prender nota!
Nell’altra stanza abbiamo trovato una coppia che era in procinto di uscire e una coppia che “lavava il bambino che colorava di giallo-popò il pannolino. Quante cose si scoprono.
Tutti ci hanno trattato senza diffidenza, pensavo di trovare più barriere!
Formaggino ha avuto la grande idea di scendere a fare un po’ di baldoria in sala di aspetto e lì ho trovato il bambino che aveva avuto l’operazione alla milza… gli ho regalato una giraffina di peluche ed ha subito sorriso, ero contenta di avergli stappato un po’ di entusiasmo!
Dopo l’uscita e i saluti, aspettando l’autobus per casa l’ho rivisto fuori con la mamma, non volevo farmi riconoscere, per lui ero “il personaggio” e mi sentivo nuda, come se fossi stata un’altra, non volevo turbare la sua immaginazione! Non mi ha riconosciuta ma ero contenta perché continuava ad avere quell’immagine di me. Grazie Formaggino!