6 ottobre 2007
Un salutone a tutti i Clowni, e con un pò di ritardo sono qui a scrivervi il mio secondo report! La giornata di ieri è stata una giornata molto particolare e originale dal mio punto di vista; Nuvola, Valeria ed io, avevamo un appuntamento con il primario di pediatria, a seguito degli episodi spiacevoli delle settimane precedenti, mentre il reparto era piuttosto vuoto… abbiamo fatto compagnia ad una neomamma molto tranquilla e serena e un po’ di intrattenimento ad una bimba di un anno, che era appena stata dimessa! Tutto sommato non c’erano i piccoli pazienti ricoverati, e così abbiamo dato ampio spazio alla burocrazia: ci ha ricevuto il primario di pediatria e abbiamo parlato del problema, e mi ha davvero colpito la squisita e incredibile disponibilità, umanità ed intelligenza con cui ha colto il problema; mi rincuora tantissimo incontrare ed osservare che i medici veri esistono!!!!! Il primario ci ha anche proposto di scrivere qualcosa sul nostro lavoro, magari documentare ciò che facciamo, le nostre impressioni o addirittura, attraverso questionari, fare delle statistiche che saranno utili a noi stessi e al nostro lavoro; e con tanto piacere ci ha dato la sua piena disponibilità e aspetta le nostre proposte!
Nella stessa mattinata abbiamo avuto anche l’occasione di incrociare il primario di maternità, che non ha potuto darci, nuovamente, una risposta certa per il suo reparto, e che probabilmente entro una settimana ci farà sapere!!!! hmmmm…abbiamo qualche dubbio… La mattinata prosegue con un salto alla Direzione Sanitaria, in quanto manca ancora la firma ed il timbro ufficiale dell’ospedale sul nostro progetto, e molto probabilmente entro pochi giorni avremo sistemato anche questo…
Poi abbiamo deciso di spostarci di un piano e andare a Nefrologia e al reparto di Emodialisi: e qui c’è stata una vera sorpresa!!!!! Ci hanno accolto benissimo e con gli occhi pieni di gioia, ed abbiamo avuto il piacere e la fortuna di parlare del nostro progetto con il Capo sala; è stato un incontro inatteso, che si è rivelato davvero pieno di sorprese e speranze perché ha suscitato tanto entusiasmo ed interesse anche in lui… abbiamo constatato, parlando con il capo sala, quanto possa essere davvero importante la nostra presenza in un reparto per adulti, e soprattutto quanta sia difficile, a volte, la comunicazione con il paziente che convive con una malattia cronica! La realtà che circonda questi pazienti, è difficilmente accettabile per loro stessi e compromette le loro abitudini e il loro stile di vita. Abbiamo avuto modo di entrare nelle stanze dei pazienti in dialisi, che ogni 2 giorni si trovano per metà giornata a sedere su quelle sedie, attaccati ad una macchina che gli garantisce, per il momento, la vita… spesso sono pazienti anziani che da anni si sottopongono a dialisi, ma non mancano i giovani, persino in età adolescenziale! Era la prima volta che entravo in un reparto di Emodialisi e la prima volta che vedevo da vicino questa realtà… era la prima volta che osservavo l’approccio del clown con il paziente adulto e avevo solo da imparare!
Certamente non ho potuto fare e dire molto, mentre ho osservato e partecipato con grande entusiasmo e curiosità ogni mossa di Nuvola… Credo che non sia fondamentale fare e dire sempre qualcosa , a volte è più importante ed essenziale fermarsi, osservare in silenzio e semplicemente imparare….così, vi giuro…MI SENTO PIU’ RICCA di ieri e meno di domani!!!! mannaggiaa…..mannaggina….
E ‘ incredibile come siano proprio i pazienti adulti ad avere tanto bisogno del nostro supporto…è incredibile leggere in quegli occhi e accarezzare quelle mani così piene di vita e speranza, che cercano le tue parole ed il tuo sguardo! Non è facile adattarsi, non è facile accettare per loro, ma è possibile attraversare il bivio in compagnia di chi dedica parte di se stesso e del suo tempo per starti accanto, a strapparti un sorriso, a regalarti un coniglio con patate (in palloncino!); sono stata sorpresa, anche, dallo spirito di alcuni pazienti, che hanno trovato l’umore giusto per convivere con la loro malattia e così tutto è diventato più sopportabile e non è più una morte a piccole dosi; La forza e la voglia di andare avanti era dipinta sui loro volti e mi ha dato una grande forza per non togliere neanche un attimo lo sguardo ed il sorriso dalle loro storie…
Ognuno con la sua storia e con la propria solitudine…ognuno con i propri sensi di colpa, di aver trasmesso la malattia al figlio o di aver reso la vita difficile ai suoi cari..ognuno con un bagaglio pesante sul cuore, ogni giorno deve lottare per vivere più a lungo…eppure è lì che trovi più vita di altrove e l’immensa consapevolezza di se stessi! E’ lì che si sa quanto l’uomo sia debole, fragile, piccolo e non onnipotente… si incontrano persone speciali, che ti danno milioni di motivi per andare avanti e non perdere di mira l’obiettivo, e tu sei lì che gli terrai la mano e non potrai far altro che rendere migliori e vivi quei pochi attimi di solitudine e di vuoto… E’ eccezionale e straordinario poter lavorare in un reparto così assetato di vita e di compagnia e, con grande entusiasmo e commozione, posso annunciarvi che già da lunedì qualcuno di voi potrà dedicarsi nella stessa mattinata anche agli adulti! Il rapporto con il paziente adulto ha vantaggi e svantaggi, ma sa arricchirti più di quanto tu possa nemmeno immaginarlo…perciò, non temiate l’ostacolo, perché ogni caduta diverrà nuova esperienza e vi darà la chiave vincente per il prossimo passo… abbiamo tanto da imparare e da maturare e sono sicura che tutto questo progetto darà tanto amore ed energia a tutti noi e soprattutto a loro, e non basteranno le parole per descriverlo…
L’ultimo pensiero della giornata è stato semplicemente questo: che mi sento davvero fortunata di essere con voi dentro ad un progetto così autentico e immenso… non so dove andrò ed il mio futuro che sorprese avrà per me, ma so che ogni mia e vostra piccola esperienza mi sta preparando in modo diverso verso un lunghissimo cammino; la mia formazione prosegue su binari paralleli e sono felice di aver trovato il binario dove non esistono libri per imparare e studiare…dove non ci sono esami o appelli a cui segnarsi con la rincorsa, ma si deve solo vivere e toccare la realtà e solo così si studia e si supera l’esame finale… là dove i libri non esistono, è proprio dentro ognuno di noi ed è lì che dobbiamo trovare le risposte giuste a volte…è lì che dobbiamo lottare e costruire l’altra metà della nostra preparazione!
Sicuramente sarà un ottimo lavoro e nel futuro ci saranno altre occasioni per poter collaborare con il reparto di Nefrologia e Emodialisi… Per il momento è tutto, spero che le mie parole abbiano trasmesso a voi tutto quello che ho vissuto ieri e ringrazio Nuvola perchè mi ha dato anche la possibilità di imparare qualcosa in più dal punto di vista organizzativo, che è sempre utile!
Vi auguro un buon fine settimana ed un ottimo inizio per la prossima . A presto
vostra Fragolina