REPORT OBBLIGATORIO
Nuvola etilica di fumo d’alcool
Lucchese all’Osmannoro. Mi mancano le parole per descrivere quello che ho visto ,forse meglio dire intravisto perchè era buio pesto.Persone private di ogni dignità personale,umana.Era un luogo davvero surreale,che se non vedi di persona èdifficile descrivere.
Ore 20:00
Fuori ghiaccio marmato,io però sono vestita pesante,con un bel
giubbotto,guanti,calze di lana,cappello..ugualmente mi si appiccica il freddo addosso,mi entra dentro,le dita delle mani e dei piedi…boh..non so più se ce l’ho.Siamo in cinque,entriamo da un buco in una recinzione,con la poca luce delle nostre torce vedo cumuli di spazzatura ovunque,camminiamo su un terreno dissestato cosparso di immondizia,vetri rotti,rottami…qua e là topi.
Dopo aver camminato un pochino ci si prospettano davanti due stabilimenti diroccati di AMIANTO.Dentro dei piccoli nuclei familiari hanno costruito delle baracchine.Ci avviciniamo ad una ,bussiamo e ci apre una signora sorridente che ci invita molto calorosamente ad entrare nella sua “casa” …
appena entrati una ventata di fumo ci accoglie, ci abitano quattro persone, dormono tutte in un letto matrimoniale che praticamente occupa tutta la stanzina.Per riscaldarsi hanno messo dell’alcool in un pentolino e gli hanno dato fuoco,in più ci fumano(a me quasi viene un attacco di claustrofobia)
tutti tossiscono(dopo veniamo a sapere che uno di loro era anche in fase di guarigione da una tubercolosi).
Nonostante tutto ci trattano molto bene e sono felici di vederci.Nel campo ci sono anche tre bambini,una di loro ha 10 mesi(la sua mamma16 o 17anni),sta in un’altra baracchina se è possibile ancora più affumicata della prima;in questa hanno una piccola stufa a legna che però riempie di fumo la stanza,in più tante persone lì dentro fumano…nonostante tutto la bambina non
sembra avere grossi problemi e le donne sono molto affettuose con lei. Il ragazzo di 15 anni invece è tutto gonfio al collo,pieno di placche in gola e dall’aspetto sembra avere anche febbre,però ugulamente la mamma non capisce che deve dargli antibiotici e non solo il moment! Alla bambina invece si ostinano a non farle le vaccinazioni.
Di tanto in tanto si vede qualche topo.
Sono arrabbiata profondamente con l’ipocrisia della nostra società,e il mio senso di giustizia profonda mi fa incazzare ancora di più.
Sono incazzata con le persone medio borghesi,con la televisione che non fanno altro che dire “questi rom rubano”,”ammazzano”..ma vorrei vedere loro in quelle situazioni che farebbero .
sono persone che vivono nel più totale isolamento e degrado,non hanno bagni,nè
luce,nè gas,nè acqua.
Ogni poco c’è un caso di scabbia,e tubercolosi.le donne ei bambini hanno perennemente i geloni,vivono coi topi;per scaldarsi danno fuoco all’alcool. Uno scenario da terzo mondo.
Però io ho capito che a me piace sta roba,ieri ho sentito davvero una fiamma(come direbbe sandro: “il fuoco sacro”),finchè ci saranno persone che stanno così voglio stare insieme a loro.
Continuo a tenerti aggiornato.
Stammi bene
M.
1 commento
Patrizia · 26 Febbraio 2010 alle 16:10
Quel campo rom è stato monitorato dalle finestre del capannone giallo lì accanto, dagli impiegati e dai dirigenti che vi lavorano.
Per loro i vicini che abitano nelle baracche sono i “Settlers” così li chiamano, in onore del videogioco… il capannone giallo in questione fornisce ai “settlers” il materiale da costruzione, nel senso che i pallet e i cartoni vengono accatastati in modo che i rom possano prenderli e costruire le proprie “abitazioni”. D’estate durante l’ora del pranzo i settlers rappresentano il fastidio per gli impiegati del capannone giallo, perchè affumicano la carne sulla brace. Nel caso in cui lo spettacolo non sia di loro gradimento, possono sempre deliziarsi con il capannone accanto, che abitato dai cinesi, espone pesce ad essiccare, disposto sulla rete di recinzione, assieme ai panni che sono stesi ad asciugare. Quando mi sono chiesta e ho chiesto ai rispettabili impiegati del capannone giallo, cosa facesse il comune per i rom, mi è stato detto che periodicamente provvedeva alla distruzione delle baracche, così questa gente dall’oggi al domani si vedeva distruggere la casa e doveva pure ricostruirsela. Non c’è alcun tipo di assistenza, ci sono bambini che vivono in quelle condizioni, ci sono donne che la mattina si mettono in cammino con le stagne per andare a riempirle d’acqua, ci sono gli uomini che sono alla fermata dell’autobus per andare o al lavoro o a chiedere l’elemosina a Firenze. Questo è quello che sanno i rispettabili impiegati del capannone giallo, che vedono tutti i giorni, che decidono di tenere d’occhio perchè oggetto di scommesse (roba tipo: quante persone escono da quella baracca? 6? 7? chi dice di più?) o perchè oggetto di altro tipo di monitoraggio (“questi qui per fare i loro bisogni vanno nel parcheggio e si accoccolano dietro le nostre macchine…”) il tutto accade TUTTI I GIORNI mentre i riscaldamenti dell’azienda sono a manetta d’inverno, e i condizionatori tengono fresche le idee d’estate. Il comune sa e non agisce, gli impiegati sanno e mantengono le distanze, i cinesi seccano il loro pesce e non si mescolano e lo status quo rimane invariato per sempre fino alla successiva demolizione. Perchè so queste cose? perchè il mio ex marito lavora nel capannone giallo ed ogni volta che li vedevo dalla finestra non sapevo se era meglio chiamare la asl oppure no!
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