Il racconto della dott.ssa Piffero
Dopo un viaggio in macchina all’insegna della Peppa Pig e delle canzoni di Cristina d’Avena, eccoci in quel di Milano, in mezzo al traffico e ai palazzoni, per completare il primo step: ritirare sacche, magliette necessarie per la maratona, dove ci danno anche tonno, birra, acqua al melograno, creme per mani e ogni sorta di regalino dei vari sponsor. Dico “ci” perché io rubacchiavo il rubabile dalla sacca di Cignale!
L’indomani il tempo ci ha fatto una bella sorpresa perché, a parte una lieve pioggerella al mattino, la giornata è stata bellissima! Visto il mio abbigliamento clownesco attiravo molto gli sguardi, così ci hanno fatto diverse foto e anche un’intervista televisiva.
La partenza è stata molto emozionante: siamo riusciti a vedere Pan e i suoi assurdi pantaloncini sfrecciare davanti a noi un attimo prima che si mescolasse tra i maratoneti. A primo naso rosso partito, siamo volati in metro per rispettare le staffette…a volte arrivando anche un pelo in ritardo, ma quanto corrono questi clown?
Tappa dopo tappa, siamo arrivati al traguardo ad aspettare la Dott.ssa Gomitolo che era l’ultima in corsa: grazie a un intervento tempestivo di Cignale lungo il percorso finale, ha potuto arrivare al traguardo col camice, facendosi anche annunciare come clowndottoressa, presentando però un reclamo: eran di più i km fatti!
Finalmente medagliati, ci siamo goduti lo splendido cortile del Castello Sforzesco, per incontrare anche il banchino di Rete del Dono. Essendomi fermata un giorno in più a Milano, ho potuto apprezzare ancora di più il regalo della giornata di sole, visto che lunedì ci sono stati gelo e pioggia a dire basta! L’atmosfera era bellissima e divertente, e i nostri clown sono stati bravissimi e razzissimi… quasi che mi hanno fatto venir voglia di correre anche io, la prossima volta!! (ma sottolineo il QUASI!)
Piffero che ha fatto qualche foto sfocata