Report Abruzzo di Prillo

Pubblicato da Radic il

Ciao Nuvola, non ho mai scritto nulla, ma visto che me lo chiedi, ci provo. Il mio turno va dal 9-6, e questa VOLTA LAVORO CON NUVOLA al campo di Pianola. E’ la seconda volta che vengo qua, e benché la prima volta è stata dura, sono tornata più fiduciosa che mai, più viva che mai. Nuvola è un personaggio molto alternativo, ma straordinariamente magico. E’ in missione con la consapevolezza che grazie al suo naso rosso (benché tanto lungo) ha modo di entrare nel cuore della gente. Niente palline, niente magie, nessuna esibizione, ma tanta voglia di lavorare bene insieme. Questo ha creato una perfetta sintonia.
La gente si ricordava bene di noi, chi di lui e chi di me, e questo ci ha dato l’occasione di vedere che ci accoglievano nelle proprie tende come fossimo di casa. Non c’era più la paura dell’abbandono, 5 giorni e via, ma la serenità che noi ci saremo comunque e più a lungo possibile. E’ bello rivederli (da un lato), molti di loro non sono nelle tende, cercano di lavorare sulle proprie case, ma c’è una ragazza molto speciale che si ricorda di Nuvola e mentre facciamo colazione, si avvicina a noi. Si vede subito che è una ragazza fragile, che ha bisogno di attenzioni ma già da prima del brutto evento. Ci racconta che da lì a poco dovrà rientrare nella sua casa perché agibile (classe A). E’ spaventata. Anche la sua famiglia è molto agitata. Già, dopo tutto, adesso c’è anche da fare i conti con questo, la paura che tutto si ripeta. Nella condivisione chiediamo consiglio a Serena, che ci rassicura dicendo: PERCHE’ NON L’ACCOMPAGNATE VOI A CASA? !!! Presto detto, la mattina successiva non avevamo altro pensiero. La ragazza, sentita la proposta era felicissima, e in men che non si dica eravamo eravamo sulla strada di casa, i genitori erano già là a sistemare qualcosa. Io e Nuvola ci si prendeva in giro tirando in mezzo la ragazza, ma Nuvola è TROPPO BRUTTO e lei non ne voleva sapere. Ahi me, gli è andata di nuovo a buca. Quasi arrivati a casa, Nuvola ruba un paio di rose per noi (ma com’è carino), e lei tanto è contenta. E finalmente a casa; che bella, una vista meravigliosa, ci accoglie la madre a braccia aperte, ci fa entrare a casa e la ragazza con noi. Stanno imbiancando, e ci fanno vedere tutte le stanze, una più panoramica dell’altra, e lei sempre vicino a noi. Ci fermiamo a fare due chiacchiere con i genitori, scopriamo che hanno già vissuto un’altro terremoto nel 74, ma Nuvola con il suo magico tatto, chiede se per cortesia, la prossima volta che cambieranno residenza, cercassero di avvisarlo prima in modo che ci si sposti per tempo…….. CHE MITO!!!! Poi si va a fare altre due chiacchiere in giardino. E’ veramente un posto incantevole, questa ragazza è molto fortunata. Ci si avvia verso il campo con la ragazza, e per strada cominciamo ad intonare canzoni di De Andre, ossia io intono perchè Nuvola è veramente stonato, però siccome sa a mò di Bibbia tutto il repertorio, lui mi dice le parole e io gli faccio la melodia MA CHE STORIA, per tutta la strada a cantare tutti e tre, era così bello sentirla cantare, la ragazza del giorno prima spaventata, era riuscita ad entrare a casa e ora cantava con noi!!!! BRAVA!!!! Poi ci confessa che a lei piace “Sparagli Piero”, e allora giù a cantare la sua canzone preferita, fino al campo.
Sappiamo benissimo che non è l’unico caso, ma tutti insieme ci rendono più grandi e migliori. Ho finito il mio turno, e come sempre mi dispiace andar via, ma sono stata così bene con Nuvola sempre attento alle qualità del suo collaboratore e alle difficoltà,e con tutta la squadra coordinata da Serena, tutti..tutti davvero speciali e, come dice Leonardo, CON TANTA UMILTA’, CORAGGIO E IL NASO ROSSO SEMPRE CON NOI.
PS.: mi metto in coda a ciò che ha già detto Nuvola, non possiamo far finire la nostra missine adesso, mi sembra tanto di lasciarla a metà. E’ adesso che c’è bisogno di noi non tra 2 o forse 3 mesi………
UN GRAZIE A TUTTI PER QUELLO CHE SIETE

PRILLO

Categorie: Missioni